Intervista a Estermaria Laruccia per parlare di moda sposa e di tanti progetti per il futuro

Estermaria Laruccia è, da circa quattro anni, direttrice di una delle più importanti manifestazioni internazionali dedicate alla moda sposa, la Valmont Barcelona Bridal Fashion Week, che a ogni edizione accoglie brand, designer e buyer provenienti da tutto il mondo e definisce i wedding trend della stagione. Conclusosi l’appuntamento del 2019, tra fashion show e professional trade fair, sono già state fissate le date per le prossime due edizioni 2020 e 2021.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare questa donna straordinaria e di avere da lei alcuni dettagli sull’evento, per tirare le somme e pensare al futuro!

Carissima Ester, grazie per aver accettato di rispondere a qualche nostra domanda.

 

Innanzitutto, come si è evoluta la fiera in questi anni, quali sono stati i cambiamenti più importanti e quali i traguardi raggiunti?

Innanzitutto grazie a te Cira, ed al tuo team, per aver fatto parte del nostro evento ed aver vissuto con noi alcuni importanti momenti di questa edizione straordinaria.

Per quanto riguarda i cambiamenti piá importanti e i traguardi raggiunti in questi ultimi anni, potrei parlare senza dubbio di cifre, che sono aumentate in tutti i parametri,  soprattutto per quanto riguarda le presenze internazionali di designer e fabbricanti che quest’anno sono arrivate al 74% del totale, un dato che, primo fra tutti, puó rendere esplicito l’interesse che suscita il nostro evento nel mondo della industria bridal.

Però preferisco parlare in termini qualitativi: durante gli ultimi anni abbiamo costruito un ponte fra Barcellona e il mondo, con costanza e determinazione,  per poter finalmente offrire a tutti gli operatori del settore un punto d’incontro globale, un palcoscenico che è l’incrocio di culture e tendenze, oltre che di scambi commerciali. L’Europa, e l’Italia in primis, continuano ad essere il fulcro del nostro interesse, cosí come gli USA e Canadá, ma anche il Giappone, Cina, America Latina, Emirati Arabi o Israele sono esempi dei paesi e continenti nei quali ci muoviamo per attrarre i marchi e buyers, giornalisti, bloggers e wedding planners…e tutti gli operatori che fanno parte dell’universo della moda.

Grazie a questa strategia, quello che al principio era un obiettivo, oggi é una realtá: VBBFW é l’evento con piú presenza internazionale, un catalizzatore di tendenze, un incrocio di transazioni internazionali…un grande successo per tutti i marchi che vengono a esporre e per i buyers che hanno aspettative perlatro molto alte, e che VBBFW riesce a soddisfare in ogni edizione.  VBBFW è un punto d’incontro della moda bridal -e non solo bridal- a livello mondiale, e uno spazio per le firme già affermate, per quelle che vogliono riposizionarsi,  ma anche per il talento giovane. I marchi e gli stilisti presentano le loro collezioni in un ambiente che predilige l’eccellenza, la qualità e anche a una buone dose di trasgressione, alla ricerca di tutto ciò che è unico e straordinario, in tutti i sensi.

Parliamo di questa edizione 2019 in numeri: tra espositori e visitatori, quante sono state le presenze?

Piú di 430 marchi presenti nel trade fair, 35 designer nelle sfilate e più di 23.000 visitatori provenienti da tutto il mondo. Si tratta di dati e numeri importanti, dimostrazione dell’affetto, della stima e della fiducia che i brand di tutto il mondo ripongono nella VBBFW. Dati e numeri che posizionano il nostro evento come leader mondiale in termini di rappresentatività del mercato.

Ed è per questo motivo che è anche una delle mete prioritarie degli operatori del mercato globale, che cercano prodotti di qualità non solo spagnoli o europei ma di tutto il mondo.

Gli europei, per affinitá culturale e vicinanza geografica, hanno un peso importante. La presenza di buyers che vengono dagli Stati Uniti, dal Sud America e dall’Asia é in crescita costante. In particolar modo vorrei sottolineare la partecipazione di importantissimi Department Store americani, cosí come una crescita vertiginosa registrata anche quest’anno di retailers giapponesi e cinesi, mercati fondamentali della nostra strategia di internazionalizzazione, e che hanno trovato a Barcellona una fonte inesauribile di nuove proposte “internazionali”.

E piú di 30.000 creazioni…un mix di stili, colori, tessuti, disegni, emozioni, strutture. Una sposa non puó non soddisfare il suo sogno, non puó non ritrovare nella meravigliosa offerta che si esprime durante una settimana a Barcellona, il look che più risponde alla sua essenza e al suo stile…

Nello specifico, come si è evoluta la partecipazione degli italiani?

Gli italiani, giá da qualche edizione, rappresentano il volume piú alto di buyers europei che accudono ogni anno per conoscere e comprare le nuove collezioni. E per quanto riguarda i brand, l’evoluzione in questa edizione 2019  è stata spettacolare. Da italiana che sono non potevo pensare al successo della VBBFW senza la presenza e il contributo dell’eccellenza del nostro paese, senza i grandi nomi del panorama italiano che finalmente quest’anno hanno completato l’offerta globale di stili e tendenze.

Marchi mondialmente conosciuti come Carlo Pigantelli, Peter Lagner, Antonio Riva, Giuseppe Papini, Valentini, Maison Signore, Nicole Milano, Tosca, Iris Noble solo per menzionarne alcuni, hanno fatto parte del nostro evento!  Mi sento particolarmente orgogliosa della loro presenza e sono felice che anche gli italiani possano formar parte di questo momento particularmente positivo e frizzante della VBBFW…e che questo si trasformi un una maggiore presenza nel mondo del made in Italy.

Estermaria Laruccia

Crede che il made in Italy abbia offerto un valore aggiunto al settore della moda wedding?

Come vi ho già detto,  sono italiana e particolarmente sensibile all’estro, alla creatività,  al design e alla moda, cosi come al profondo significato e importanza della sartorialità e alla scelta dei tessuti che rappresentano il paradigma del gusto e della qualità ‘made in Italy’ che, senza dubbio, ha completato una offerta già di per sé ricca. Infatti, le aziende estere presenti alla VBBFW provengono da 36 paesi contribuendo con  il loro gusto, la loro cultura, le loro tradizioni e il loro modo dei interpretare la realtá e la moda a una offerta diversa e variegata  che possa incontrare il gusto delle future spose di tutto il mondo.

Ed è questo il grande valore aggiunto del VBBFW, quello di catalizzare gli impulsi ed i trend  di tutto il mondo per arricchire un’offerta trasversale, eterogenea e diversa che dà forma e colore a un magnifico quadro della moda bridal mondiale.  E quello che è lo stile dei brand israeliani, americani, italiani, spagnoli, libanesi..fra tanti altri, si esprime in uno stesso spazio geografico/temporale e puó arrivare ad avere un impatto in tutti i continenti… E -a proposito del mio paese- approfitto di questa intervista per salutare tutto il mondo del wedding italiano, al quale mi sento particolarmente vicina, che sempre piú numeroso si sta avvicinando al nostro evento.


Quali sono le differenze fra buyer italiani e spagnoli e quali, invece, le affinità?

Le affinità sono più numerose delle differenze, senza dubbio. E il voler e poter soddisfare le richieste piú diverse rispettando l’essenza e l’identitá di ogni donna è oggi un must per tutti i buyers. Per questo VBBFW è e continuerá ad essere il “place to be” per gli operatori del settore.


Non solo numeri: anche lo stile della Valmont Barcelona Bridal Fashion Week si è evoluto, quest’anno con una maggiore attenzione all’accoglienza dei buyer, con spazi caldi e confortevoli e un’idea generale della fiera come un vero e proprio salotto in cui scambiare idee, informazioni e contatti, è esatto?


Si, è esatto e sono felice che si noti e si apprezzi il nostro sforzo di creare l’atmosfera giusta, accogliente e gradevole, dove si respiri armonia e un certo grado di intimità, perchè tutto questo favorisce le interazioni personali e professionali. Per noi è una priorità che gli imprenditori, buyers, wedding planners o giornalisti che ci visitano si sentano accolti e a loro agio. Cambiamo il disegno degli ambienti ogni anno, e la fonte di ispirazione è in consonanza con il messaggio di ogni edizione, ma il proposito è sempre lo stesso: creare un ambiente accogliente e unico, dove sia gradevole lavorare, riposare, o scambiare pareri con altri professionisti, colleghi o amici. Ed anche gli ambienti sono invasi dal design, infatti quest’anno abbiamo collaborato con 20 imprese dell’habitat design spagnolo, grazie alla collaborazione con l’associazione RED, che hanno vestito i nostri spazi.

Inoltre, quest’anno, per la prima volta, un marchio americano come Marchesa è stato protagonista, che tipo di comunicazione c’è stato alla base di questa importante scelta?

La presenza di Marchesa è il frutto di un incontro avvenuto a New York quasi 2 anni fa e che ha portato finalmente a una collaborazione della quale siamo specialmente orgogliosi. Orgogliosi perché rappresenta un’altra scommessa, quella di due donne, che sono state le protagoniste con il loro brand dei red carpet americani e di tutto il mondo per molti anni. E che con coraggio e determinazione portano avanti il loro marchio trasformando gli ostacoli in opportunità. Marchesa ha scelto Barcellona per fare la presentazione mondiale della sua collezione Spring 2020 durante la serata di gala della VBBFW, la Barcelona Bridal Night. Per noi è stato un onore esseri anfitrioni di Marchesa, una delle firme più importanti e ammirate del mondo. La scelgono infatti artiste come Penelope Cruz, Sandra Bullock, Kristen Stewart, Katie Holmes, Blake Lively o Kylie Minogue, nelle occasioni più importanti. E prima di Marchesa, ricordiamo anche in anteriori edizioni della VBBFW la presenza durante la Barcelona Bridal Night di Reem Acra, Angel Sanchez, Naeem Khan e Houghton.

A proposito di comunicazione, vista la presenza di ospiti illustri e di wedding planner nelle vesti di vere e proprie blogger, quali strategie di marketing sono state scelte per la promozione di questa edizione della Valmont Barcelona Bridal Fashion Week?

Viviamo in un mondo in cui la tecnologia è protagonista e abbatte confini e barriere geografiche e culturali, e così prendono piede nueve strategie imprenditoriali, nuove forme di comunicare e offrire servizi, nuove figure come quelle ormai indispensabili del Wedding Planner. La nostra strategia di marketing -aldilá della creazione del concetto, del messagio e dell’immagine della VBBFW- si rivolge in special modo ai giornalisti, bloggers, weddings planners, influencers ed altri prescrittori che sono fondamentali per diffondere il nostro messaggio. Per noi, è importante costruire…peró senza dubbio dobbiamo affidarci a loro per trasmettere e divulgare. E abbiamo il piacere di poter contare sulla collaborazione di molti giornalisti, bloggers e wedding planner, che credono profondamente nel nostro progetto.

Quali cambiamenti ci sono stati anche nelle interpretazioni che i designer hanno presentato della moda sposa?

Senza dubbio siamo di fronte a un cambiamento nel mondo del wedding…un mondo che se pur molto connesso alla tradizione, si sta aprendo sempre di piú a nuove formule, rompendo schemi e aggiungendo un tocco di trasgressione, di novitá. Anzi, piú che di cambiamento, mi piace pensare che siamo di fronte ad una evoluzione dettata da un mondo che si evolve, dalle nuove generazioni che si evolvono e si fanno portavoce di nuove forme di vivere, comunicare, costruire. E tutto questo influisce in ogni scelta di quello che ancora per molte coppie è uno dei momenti piú importanti della vita. E senza dubbio viviamo in un’epoca nella quale il settore è riuscito a dar voce a diversi stili che preservano l’identitá e l’essenza di ogni donna, che premiano l’eleganza e l’imponenza di un vestito senza tralasciare la comoditá dello stesso, cosí come la sensualitá di una donna senza dimenticare la sacralitá del momento, intesa non solo in senso religioso.

Quali saranno le tendenze moda future riguardo gli abiti da sposa?

Sono costantemente a contatto con gli operatori del settore e ho il privilegio di poter assistere alle anteprime delle nuove collezioni e quest’anno abbiamo visto le sflite di 35 marchi: nella primavera-estate 2020 il bianco e le sue diverse tonalitá continuano ad essere un must. Il tulle e lo strascico, che non abbandonano mai questo settore, sembrano essere tornati alla ribalta. Ma abbiamo visto anche tocchi di colore, cappe, scollature vertiginose, maniche fantasia, originallissimi jumpsuits o gonne pantalone, e poi i fiori, tanti, ricamati e dipinti. Insomma, un’esplosione di stili e dettagli che rendono la moda bridal variegata e affascinante e l’abito da sposa una vera  e propria opera d´arte…l’espressione piú alta del mondo della moda. Valmont Barcelona Bridal Fashion Week è, come giá detto, non solo un  catalizzatore di tendenze, un laboratorio nel quale prendono forma le novitá del settore, ma soprattutto un palcoscenico dove sperimentare la moda ancor prima di “essere“ alla moda.

Cosa vuol dire per lei essere alla guida di una manifestazione così importante e di tale portata?

È innazitutto una grande responsablità e allo stesso tempo una fonte di grandi soddisfazioni. Il mio lavoro è anche la mia passione, e per questo motivo lo svolgo con entusiasmo, cercando di ascoltare le necessitá di un settore in evoluzione e che deve assolutamente affrontare un mercato chiamato mondo per potersi evolvere.

Considero molti designer e imprenditori del settore piú che partners…li considero amici, conosco le loro storie e quanto sforzo e dedicazione vi é dietro ogniloro passo…per questo li rispetto molto e tutte le decisioni che io e il mio team prendiamo sono sempre dirette a poter offrire loro una opportunitá per crescere e conoscere. È questo quello che fa la differenza…non pensare a far crescere la VBBFW come evento, ma far crescere ogni impresa che ne forma parte. Solo così si può pensare a una crescita sostenibile…a un settore sano e pronto ad affrontare le sfide del momento. Si, le sfide…perché il mondo cambia, il commercio e la forma di consumare beni è cambiata, e in questa evoluzione noi siamo lí, presenti a dare il nostro contributo anche attraverso studi settoriali (gli unici sul mercato) che abbiamo presentato durante gli ultimi 3 anni per offrire non solo una foto statica del settore, ma soprattutto le opportunitá del futuro e le soluzioni alle diverse sfide del momento.

Insomma…responsabilitá, impegno, dedicazione e determinazione…ma anche orgoglio e soddisfazione…queste sono le parole chiave per trasmettere quello che ogni giorno sento nel dedicarmi a pieno a questo settore.

Quanto tempo richiede l’organizzazione della Barcelona Bridal Fashion Week?

Tutto il tempo possibile e volte anche l’impossibile! Quando chiudiamo una edizione stiamo già lavorando per la successiva, anzi  per le 2 o 3 successive…senza soluzione di continuità. E’ un progetto che richiede tutta la mia disponibilità e il mio tempo durante tutto l’anno, e quello di ogni membro dello staff. Ci sono momenti in cui vorremmo che il giorno durasse molto più di 24 ore, però cerchiamo di organizzarci per poter offrire il miglior prodotto unendo le nostre forze. E il fatt’è che per creare un evento internazionale come VBBFW, a parte il tempo da dedicare all’organizzazione e all’allestimento, è necessario viaggiare per conoscere, capire la filosofia, creare contatti con imprenditori, buyers e, in definitiva, comprendere le dinamiche del mercato di molti paesi. Viaggiamo durante tutto l’anno per osservare da vicino le diverse realtà del settore nel mondo, proprio per scoprire chi muove i primi passi, per dialogare e imparare assieme a tutti i protagonisti perchè ogni paese, continente o zona ha le sue abitudini e tradizioni. E noi non possiamo distrarci perchè i cambi sono costanti e rapidi, qui e nel mondo, e non possiamo perdere nessuno step di questa magnifica avventura se vogliamo mantenere il VBBFW nella pole position degli eventi mondiali di questo ambito.

Quali sono i prossimi obiettivi che si è prefissata?

Continueremo innovando per offrire sempre un evento fresco, nuovo e attrattivo per rinforzare la nostra posizione di leader. Internazionalizzazione e massima rappresentatività del mercato sono per noi obiettivi strategici: vogliamo rispecchiare il dinamismo del mondo della moda e continuare ad avere sempre in mente ció che in spagnolo chiamiamo “nuestra apuesta”, la “nostra scommessa”,  il nostro credere che creativitá, disegno e innovazione siano i mezzi per conquistare nuove frontiere in un mercato senza barriere.

Vogliamo continuare ad essere, assieme a tutti i designer e i marchi che ci accompagnano, una ineusaribile fonte di ispirazione… E presto tutto questo si materializzará in nuovi progetti che con piacere condivideremo con te Cira e con tutti i tuoi fedelissimi followers.

 

 

 

 

 

 

 

 

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