Vi racconto un meraviglioso matrimonio poetico…
“Questa lettera te la invia la tua Penelope, o Ulisse, che indugi a tornare. Ma non rispondermi, vieni di persona!”.
È la celebre regina di Itaca che invoca il suo amato nelle “Eroine” di Ovidio, un’opera in cui sono protagoniste struggenti lettere d’amore scritte dalle più celebri donne del mito e della letteratura. Scrivere una lettera a qualcuno, infatti, è già di per sé un gesto d’amore. Quale miglior prologo per un indimenticabile matrimonio poetico?
Era un matrimonio poetico a tutti gli effetti quello di Adolfo e Pamela, che per il loro “Sì” hanno scelto di ascoltare il ritmo regolare del cuore e di ispirarsi alle lettere d’amore di un tempo, per caratterizzare alcuni dei momenti più importanti del giorno delle nozze.
La cerimonia.
La cerimonia in chiesa è stata davvero emozionante: Pamela era radiosa nel suo abito semplice e allo stesso tempo incantevole, dall’aria romantica e vagamente vintage, tutto di pizzo e leggermente fasciante. Una sposa perfetta per uno spettacolare matrimonio poetico!
Il velo le cadeva morbido sulle spalle, tanto morbido da scappare via all’uscita dall’auto che l’ha condotta in chiesa. Nulla di grave, abbiamo rimediato in fretta e fra mille risate. Ho conosciuto davvero poche ragazze tanto allegre e solari, quanto la mia sposina Pamela e quel giorno, grazie anche alla sua gioia di vivere, è stato tutto assolutamente perfetto.
Il ricevimento.
Matrimonio poetico vuol dire anche festeggiamenti: tutto è arte, tutto diventa poesia del cuore. Una volta in location, la felicità degli sposi mi ha scaldato il cuore: il loro sogno aveva finalmente preso vita e lì, nella cornice elegante del Savoy Beach Hotel, tutto era stato allestito secondo il progetto che tanto desideravano.
Il tableau, ad esempio, non era un semplice insieme di nomi e numeri, ma una vera e propria personificazione: un’esperta calligrafa, infatti, offriva agli ospiti che via via arrivavano alla location cartoncini scritti al momento, a mano e in bella grafia, personalizzati con i loro nomi e i posti assegnati. Non poteva esserci idea più azzeccata per un matrimonio poetico…
Il guestbook, invece, era una meravigliosa macchina da scrivere antica, presa direttamente dalla collezione privata di Adolfo, grande appassionato. Le parole, spesso, hanno molto più valore di qualsiasi altra cosa. Le parole restano per sempre, sono musica, arte e raccontano storie d’amore come quella dei miei sposi. E poi, quasi un giardino delle fiabe, la sala era caratterizzata da allestimenti nei colori pastello. Fiori, luci calde e candele rendevano l’atmosfera così dolce, che pareva una festa di famiglia all’insegna del divertimento e dell’amore.
Il finale.
A concludere questo evento davvero speciale, un party in spiaggia! Sposi e ospiti si sono trasferiti al Beach Club 93, dove hanno dato il via alle danze, per poi stringersi in un dolce finale, con la wedding cake e i fuochi d’artificio.
Missione compiuta per i miei innamorati!